Quali tratti dovrebbe avere il ristorante del futuro? È una domanda che ogni tanto vorremmo porci e vorremmo porvi perché è evidente che qualcosa, più di qualcosa, sia cambiato nel modo di definire le attività di ristorazione. La risposta la troviamo in insegne come quella che vi raccontiamo oggi: Osteria San Clemente a Erbusco. Non troverete accenni di metratura, layout del locale, opinioni sui materiali e sulle combinazioni cromatiche, suggerimenti sulle grafiche, nel nostro “abbozzo” di ristorante del futuro attraverso questo racconto. Troverete piuttosto l’identikit di un luogo che vive di valori legati al buono, all’autenticità, all’accoglienza. Insomma, un luogo come quello creato da Adele e Demis, titolari di Osteria San Clemente.
Dove ti portano le nuove strade
Osteria San Clemente è aperta da un anno ma si è già rivelata un porto sicuro per tanti clienti che si sono affezionati alla cucina e al modo di accogliere. È un posticino che nasce dalll’esperienza di Demis e Adele che, per altro, hanno gestito un’attività di ristorazione in Franciacorta, all’interno di un’azienda vitivinicola, per dieci anni. “Demis ha molta esperienza nel settore e poi, insieme, ci siamo occupati anche di banquettistica. È un’attività molto diversa, per modalità e tempistiche, da quella che conduciamo oggi, ma ci è servita per definire cosa vogliamo e come intendiamo costruirlo”. Si riferiscono soprattutto all’organizzazione del lavoro che, lo sappiamo bene, in questo campo è un aspetto cruciale. Organizzarsi adeguatamente consente di ottimizzare le risorse e alzare il livello del servizio e la qualità del cibo. “Riuscire ad organizzare l’acquisto delle materie prime, a impostare preventivamente tempi e risorse, ci consente di fare meglio il nostro lavoro. Quindi la strada che abbiamo affrontato in passato ci ha aiutati a definire il percorso da qui in avanti. Siamo convinti che nella ristorazione del futuro sarà necessario aumentare la cura e le attenzioni riservate ai clienti. La cura, la cordialità, la capacità di trasmettere la passione che nutriamo per questo mestiere è la nostra prerogativa” ci confessa con fermezza ed entusiasmo Adele.
Le scelte diventano attenzioni
Che valore hanno le scelte all’interno di un’attività di ospitalità? Scegliere una materia prima piuttosto che un’altra; promuovere la cura del dettaglio anziché il solo volume d’affari; metterci la faccia ogni volta che un piatto viene servito… sono scelte che il cliente recepisce e premia. Da Osteria San Clemente lo hanno compreso e lo mettono in pratica, a cominciare dal prodotto che viene prima accuratamente selezionato e poi trasformato. Abbiamo chiesto a Demis qual è la linea guida. “I nostri piatti nascono da combinazioni semplici ma ragionate. Proponiamo una cucina legata al territorio, alle origini, in cui il minimo comune denominatore è la semplicità. Ma non ci teniamo lontani dalla sperimentazione e dal proporre piatti che guardano anche altrove, per esempio includendo nel menu anche proposte di pesce, a fianco al salmì, alle lumache, all’oca, alla trippa”. RZ viaggia sulla stessa lunghezza d’onda e siamo felici di accogliere le loro parole. “Per noi ci sono scelte invisibili ma che contano tantissimo, a cominciare dalla scelta del fornitore” ci dicono Adele e Demis. Il rapporto con la nostra azienda, consolidato in questi due anni di collaborazione, passa attraverso la figura dell’agente che – ci teniamo sempre a rimarcarlo – ha una valenza importantissima. Nel rapporto tra ristoratore e agente di vendita, se pur condizionato dalle tecnologie che avanzano, c’è ancora quel nocciolo prezioso di umanità, comprensione ed empatia che dobbiamo tenerci stretti.
Perché, dopotutto, la ristorazione del presente e sicuramente anche del futuro non sarà priva di gesti, modi, attenzioni e interazioni tra le persone, dentro e fuori dal ristorante. Ce lo ricorda bene questo locale dalle fattezze calde, che non nasconde i massi a vista e il ferro battuto, segno di un tempo che insegna a costruire.
Osteria San Clemente
Via Rovato, 12, 25030 Erbusco BS